Cremisi milanese

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Milioni e milioni di cocciniglie dall’oriente e dal mediterraneo era la base di lunghissime trattative tra i mercanti del ‘400. Da Bagdad alle coste del Mar Nero questo prezioso elemento era la base per la creazione del cremisi, un colorante tessile che nelle sue innumerevoli sfumature – dall’arancio al bruno – esaltava il gusto sopraffino dei setajoli lombardi e dava lustro al modernissimo ed avanzato intreccio economico della Milano dell’epoca.

La fama del cremisi echeggiava fino al Celeste Impero, dovunque ritenuto elemento essenziale per la determinazione del valore e della qualità dei tessuti e di tutto quell’emisfero di buon gusto e aristocrazia che implicava.

Ma tutto ebbe inizio nel 1442, quando arrivarono nel capoluogo lombardo due setajoli, da Firenze e da Genova, invitati da Filippo Maria Visconti, portando con loro l’arte della lavorazione della seta e dando vita alla tradizione che rende ancora oggi Milano l’emblema del gusto italiano nel mondo.

Seta, Oro, Cremisi. Segreti e tecnologia alla corte dei Visconti e degli Sforza al Museo Poldi Pezzoli presenta circa 50 preziose opere di rara qualità. Dai ricami in seta in oro e perle ai broccati con oro e argento, dai raffinati velluti a disegno ai damaschi, da un rarissimo caftano appartenuto ad un boiardo della Valacchia alla carte da gioco.

Oltre a questi capolavori la mostra propone un excursus sulle caratteristiche di una città in pieni fermento, fortemente innovativa, in grado di calamitare competenze artistiche e tecniche specializzate, creatrice di un valore aggiunto come Milano.
In questo scenario appare fondamentale una presenza arrivata ad avere un ruolo primario nella produzione e nella creazione serica: la donna.

In apertura la mostra propone una serie di tessuti araldici, tra i quali spicca un particolare velluto a tre colori commissionato per il matrimonio di Ludovico il Moro. Segue poi uno spazio dedicato ai velluti, lampassi e damaschi e per completare una sezione dedicata al ricamo in Lombardia nel corso del secolo.

La rassegna è la prima di cinque che verranno organizzate nei diversi musei nell’ambito del progetto ISAL: La produzione serica in Lombardia, dal XV al XX secolo.


29 ottobre 2009 - 21 febbraio 2010
Museo Poldi Pezzoli

2 commenti:

claudia ha detto...

ho letto su elle di gennaio di questa mostra, però c'erano scritte solo due righe..
leggendo il tuo post mi è venuta voglia di andarci per davvero... :) bel lavoro

alice ha detto...

ciao, mi piace come presenti le mostre sul tuo blog, volevo suggerirti sempre in ambito "moda" la mostra in triennale gioielli di carta, sono andata il mese scorso.. credo ci sia ancora.. è gratuita e veramente interessante..
ciao ciao

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