Tropico McCurry

26.12.09 Posted In , , , , , , , , , , , , , , Edit This 1 Comment »
Afghanistan, India, Tibet, Birmania in 240 scatti.
Colori, paesi, volti, luci, elementi di atmosfere magiche e cariche di significato.
Due World Press Photo Award (i premi Nobel della fotografia), colti attraverso l’obiettivo del maestro del fotogiornalismo Steve McCurry.

Sud – Est. Mondi sconosciuti anche nell’epoca dei voli nei luoghi pi sperduti del pianeta, vengono pacatamente narrati da McCurry.
Gli incontri casuali sono i suoi soggetti. Uomini, donne, compagni di viaggio riempiono queste immagini di ricordi.

Un artista che è entrato ed uscito dall’essenza della guerra e come un ritrattista silenzioso ha immortalato volti saturi di sacralità e simbolismo.

“Ho voluto trasmettere al visitatore il senso della bellezza che ho trovato di fronte a me, quando la sorpresa di essere estraneo si mescolava ala gioia della dì familiarità, perché le persone dimenticano la macchina fotografica e la loro anima comincia a librarsi verso di te”
S. M.

Queste fotografie, talmente piene di ricordi, sembrano quasi sprigionare gli odori, le sensazioni il calore dei bambini tibetani, il profumo speziato delle donna afghane.

Articolata in sei sezioni: l’altro, il silenzio, la guerra, la gioia, l’infanzia, la bellezza.
Come dei gironi dell’umanità in Terra: l’esperienza umana tutta nella dignità dei volti, l’essere e l’Assoluto, il dramma dell’Umanità contro l’Umanità, l’allegria della vita che fluisce, i bambini-soldato e la luce degli occhi verdi di una ragazza Afghana.


11 novebre 2009 - 31 gennaio 2010
Palazzo della Ragione

1 commenti:

fabio ha detto...

che colori stupendi le fotografie, gli occhi della bambina sono un mondo.
le orecchie del bimbo fanno sorridere invece..
ciao

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